Progetto "Provincia di Roma""Supporto all'Empowerment femminile, miglioramento degli impianti igienici di base e dell'alimentazione infantile nel villaggio rurale di Djangoa, in Madagascar"
(per maggiori dettagli vedi la Relazione Finale)
1. Costruzione del pozzo e degli impianti igienici
A fronte della richiesta dell’Associazione Ve.Ki.Fa. il Comune, apprezzando e condividendo gli obiettivi del progetto, ha concesso in uso per 41 anni di un'area di circa 400 mq dove realizzare Bagni, Docce e Orto scolastico. Si tratta di un terreno in disuso, confinante con una costruzione semi abbandonata, all’interno del quale è presente un lavatoio, danneggiato dal ciclone Gafilo nel 2004 e in stato di totale abbandono. In questa area è stato costruito un unico blocco sanitario comprendente tre Bagni e due Docce; per lo smaltimento dei reflui si è scelto di realizzare due fosse biologiche, una per i bagni ed una per le docce. L’impianto idrico, presente al momento dell’avvio delle attività, era molto antiquato e limitato; inizialmente alimentava 18 fontanelle su tutto il territorio di Djangoa, ma di queste solo 7-8 erano in qualche modo funzionanti e per questo il progetto prevedeva la costruzione di un pozzo. Per la sua realizzazione è stato necessario trivellare il terreno, posizionare i tubi in cemento da 80cm di diametro per circa 7/8m di profondità, elevare un muro in mattoni e materiale cementizio per la protezione, l’installazione della copertura. Quest’anno l’acqua alle fontanelle è aumentata grazie ad un intervento di manutenzione richiesto da tempo, ed allora il nuovo pozzo costituirà una importante riserva nei momenti di assenza dell’acqua nella conduttura (dovuta a siccità o a frane nei pressi della sorgente). Non essendo previsto un uso quotidiano del pozzo, l’imboccatura è stata chiusa con un coperchio bloccato con un lucchetto per evitare l’accesso non controllato al pozzo stesso; così come è previsto che ogni anno venga effettuata manutenzione al pozzo, subito dopo il periodo delle piogge. L’acqua del pozzo ha le stesse caratteristiche dell’acqua dell’impianto idrico. Operando in modo sinergico e dando seguito alle richieste pervenute in corso d’opera dalla comunità, si è provveduto anche al restauro ed alla messa in sicurezza di un secondo pozzo (iniziato da altro progetto di cooperazione ma mai ultimato) con le stesse regole di utilizzo di quello previsto dal progetto ed al restauro ed alla ri-messa in funzione del lavatoio. 2. Supporto alla creazione di Cooperative di Donne Il progetto prevedeva la costituzione di due cooperative: una per gestire gli impianti igienici, l’altra per gestire l’orto scolastico; poichè il blocco sanitario e l’orto sono all’interno della stessa area, VE.KI.FA. ha deciso di creare una sola cooperativa per la gestione di entrambe le attività. Questa cooperativa è stata costituita da 15 persone (11 donne e quattro uomini), un numero superiore a quello inizialmente ipotizzato per le due. La formazione è stata completata da due seminari tenuti da Madame Lucie, vicedirettore dell’ufficio di Ambanja del Ministero dell’Economia, che ha anche fornito supporto alla creazione della cooperativa, dalla preparazione del dossier fino alla registrazione. La Cooperativa TSINJO LAVITRA è stata registrata il 18 maggio 2012. Le nuove attività gestite dalla cooperativa di donne, appositamente costituita, ha permesso il raggiun-gimento di un duplice obiettivo: coinvolgere le donne nell’avvio di attività generatrici di reddito, e favorire lo sviluppo del sistema cooperativo nel villaggio. La cooperativa genera reddito sia perché per l'utilizzo dei servizi igienici si deve pagare una piccola tariffa, che perché le donne hanno cominciato anche a vendere sapone e prodotti connessi all’igiene personale agli utenti dei servizi. 3. Formazione sulle Norme Igienico Sanitarie L’educazione alla salute è un processo formativo che consente agli individui di acquisire atteggiamenti e comportamenti che contribuiscono a migliorare le proprie condizioni di vita. Questo tipo di educazione è di grande importanza nella prima infanzia; adeguate abitudini igienico-sanitarie possono ridurre di oltre il 20% l’incidenza di infezioni e malattie. La formazione igienico sanitaria ai bambini sta diventando parte integrante del percorso pedagogico che la scuola offre ai piccoli studenti; a tal fine è in corso una adeguata preparazione del corpo insegnante: la formazione si svolge in 3 sessioni, ciascuna della durata di una settimana, con cadenza bimestrale in un periodo globale di 6 mesi. Questa formazione è iniziata il 24 settembre 2012 e terminerà nel 2013, ed è stata affidata ad una esperta proveniente da Diego Suarez (capoluogo della Regione di Diana, nel cui territorio sorge Djangoa). 4. Avvio di un Orto Scolastico A Djangoa il 50% delle famiglie vive di agricoltura, formare i ragazzi sulle tecniche di coltivazione significa anche renderli pronti ad intraprendere attività agricole una volta terminata la scuola. L’obiettivo specifico è quello di indirizzare bambini e adulti nel fare scelte alimentari adeguate ed utilizzare tecniche agricole rispettose dell’ambiente. L’area attrezzata è stata completata quando ormai l’anno scolastico volgeva al termine e pertanto, in attesa del nuovo anno scolastico, l’orto è stato coltivato dalle donne della cooperativa per produrre ortaggi da vendere agli abitanti di Djangoa e/o al mercato del venerdì. Le verdure coltivate in questi mesi sono state di due tipi: Ortaggi di normale produzione locale e Ortaggi Importati (Rucola). Con l’inizio del nuovo anno scolastico è stato possibile utilizzare l’orto scolastico per l’avvio di percorsi didattici in tecniche agricole e educazione alimentare per contrastare la malnutrizione infantile. L’attività formativa è stata affidata all’ADAPS (Associazione per lo Sviluppo dell’Agricoltura e dei Contadini del Sombiano), un’Associazione costituita nel 2000 ad Ambanja per migliorare il reddito e le condizioni di vita dei piccoli agricoltori attraverso la creazione di opportunità per lo sviluppo sostenibile nella regione, rendendo possibile l'agricoltura tradizionale e familiare. 5. Analisi per lo sviluppo di "Potenziali Attività Produttive" L’avvio di attività produttive è un’azione sostenibile con cui la comunità intende attivarsi per uno sviluppo partecipato della zona, favorendo così l’indipendenza economica delle famiglie e migliorando quindi le condizioni di vita in genere. Le risorse acquatiche, pesca e acquacoltura, sono una delle fondamentali fonti di cibo, di sussistenza, e di commercio. Nel progetto è stata individuata la necessità di caratterizzare gli ecosistemi sfruttati e di identificare le risorse utilizzate al fine di conservare la biodiversità garantendo, nello stesso tempo, una gestione sostenibile delle risorse. Anche le possibilità di sviluppo del turismo responsabile potrebbero costituire una ottima opportunità di sviluppo Analisi per sviluppo attività di pesca e acquacoltura - L’analisi delle attività di pesca e acquacoltura è stata effettuata dalla Dott.ssa Francesca Ottolenghi dell’ONG Halieus; questa ha permesso di caratterizzare la pesca artigianale nella comunità di Djangoa, ed i risultati sono stati raccolti in un report (Caratterizzazione del Settore Pesca). Analisi per sviluppo attività di turismo responsabile - Nell’ottica di contribuire all’aumento del reddito per la comunità locale è stata anche esaminata la possibilità di sviluppo del turismo responsabile nell’area identificata. La missione sul campo del Dott. Giovanni Tittoni, di Seniores Italia Onlus, ha permesso di effettuare un’analisi di Djangoa sia per l’aspetto ambientale, che per le possibilità di promuovere un soggiorno a contatto con il villaggio. I risultati sono raccolti in un report (DJANGOA). |
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